ENEA
Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente.
Le applicazioni degli strumenti previsti dal CCNI, rinnovato ormai quasi sei mesi fa e tanto atteso, stanno per essere ultimate: sono state già emesse le circolari per l'IVP, sono statI applicati l'IOS per i livelli I-III e la premialità per i livelli IV-VIII, sono in arrivo le graduatorie per le progressioni di livello ed economiche ex artt. 53 e 54 del CCNL Ricerca.
Fatta salva l'applicazione dell'IVP, che aveva una connotazione fortemente improntata sul criterio dell'anzianità, dai primi feedback sugli altri strumenti si presenta un quadro con chiari e scuri.
Si è tenuta in data odierna una riunione tra ENEA ed OO.SS., allo scopo di condividere un protocollo d'intesa circa i comportamenti da adottare nella c.d. fase 3 di ripresa delle attività in presenza, per garantire la massima sicurezza alle lavoratrici ed ai lavoratori dell'Ente che riprenderanno l'attività presso la propria sede di lavoro.
L'assemblea dei lavoratori dell'ENEA del 27 luglio 2020 indetta da FLC CGIL, FSUR CISL, UIL Scuola RUA, FGU Dipartimento Ricerca, in modalità digitale, a cui ha preso parte il consigliere d'amministrazione eletto dal personale Giovanni Giuliani di cui ha condiviso la relazione, dopo ampia e approfondita discussione approva all'unanimità il seguente Ordine del Giorno.
La riunione di stamattina prevedeva un ordine del giorno piuttosto corposo (progressioni livelli IVVIII, benefici socio-assistenziali, reclutamento del personale e sviluppo delle competenze) ma, per la solita abitudine dell'ENEA di fornire la documentazione di lavoro all'ultimo momento possibile, si è deciso di rimandare la discussione su questi aspetti alla prossima settimana, quando avremo avuto il tempo di studiare i documenti.
Siamo costretti a riscontrare difformi comportamenti e singolari risposte da parte di alcuni responsabili di struttura dell'Ente, a fronte della richiesta da parte di alcuni dipendenti di poter svolgere la propria attività in lavoro agile in regione diversa da quella del proprio domicilio dopo l'avvenuta "riapertura" del territorio avvenuta il 3 giugno u.s.
Questa mattina le OO.SS. e la direzione dell'Enea si sono incontrate per una riunione tecnica finalizzata ad appianare qualsiasi controversia e permettere all'ENEA tempi rapidissimi di applicazione dell'integrativo appena questo sarà "autorizzato" dagli organi competenti.
A tal proposito l'ENEA ha precisato che non sono arrivate comunicazioni da parte dei vigilanti, i trenta giorni hanno "ricominciato" a decorrere dal 15 maggio e comunque l'ENEA intende avere un'interlocuzione con Pubblica Amministrazione ed Economia e non ha alcuna intenzione di avvalersi del pur legittimo silenzio-assenso qualora al 15 giugno p.v. non fossero arrivate osservazioni.
La direttiva in oggetto, che si trasmette in allegato, dispone al p.3
"....In considerazione delle misure in materia di lavoro agile previste dai provvedimenti adottati in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, le pubbliche amministrazioni, anche al fine di contemperare l'interesse alla salute pubblica con quello alla continuità dell'azione amministrativa, nell' esercizio dei poteri datoriali assicurano il ricorso al lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa, fermo restando quanto previsto dall'articolo 1, comma 1, lettera e) del DPCM 8 marzo 2020..... ".
Le scriventi Organizzazioni sindacali, pur prendendo atto delle prime iniziative dell'Amministrazione tese a fronteggiare la grave emergenza sanitaria, chiedono che l'ENEA attivi all'uopo, misure straordinarie, come sta avvenendo nel paese e anche negli altri enti di ricerca, anche in osservanza dei decreti del Governo e delle misure sia prescritte che raccomandate di massima cautela, in essi contenute.
La firma apposta sulla pre-intesa relativa al Contratto Integrativo dell'ENEA rappresenta l'epilogo (in attesa del vaglio degli organi di controllo) di una trattativa estenuante durante la quale non sono mancati momenti di tensione tra le parti, a causa del "ricatto" dell'Agenzia che ha voluto integrare il trasporto aziendale nel contratto come pregiudiziale per il prosieguo della trattativa. Ogni tentativo è stato esperito per rendere meno "pesante" l'abolizione unilaterale di un servizio storico aziendale (o indennità sostitutive) che era un supporto di una delocalizzazione dei Centri ENEA.